Un augurio di vacanze ricche di senso

Pubblicato martedì 4 agosto 2020 da Sara Bianchin

E' tempo di ferie. Selezione ora vi augura di essere "vacanti": liberi ma pieni di voi. Che queste vacanze possano essere un tempo di riposo e di scoperta, di gioco e di riflessione.

Selezione del Personale - Parma
Un augurio di vacanze ricche di senso
Un augurio di vacanze ricche di senso

Maggio, giugno e luglio sono stati mesi di fermento. Dopo settimane di stop forzato abbiamo dovuto pensare, organizzare e vivere una ripartenza in un clima di incertezza, cercando di vedere, attraverso la foschia, l’orizzonte del nostro futuro. 

Agosto è solitamente, per chi lavora in azienda, un periodo di ferie. Già da qualche settimana abbiamo avvertito un rallentamento degli impegni e dei ritmi lavorativi e alcuni di noi hanno anche potuto prenotare qualche giorno di vacanza per le settimane a venire. 

 

Questo è un anno anomalo per il turismo: l’emergenza sanitaria che ci siamo lasciati alle spalle continua a richiederci precauzioni e attenzione perché si eviti una nuova crisi, ma, d’altro canto, l’economia ci chiede di incentivare e sostenere il turismo locale. Queste due necessità, coniugate al nostro bisogno e desiderio di riposare, evadere e riflettere, ci hanno portato a preferire il turismo di piccola taglia, volto alla riscoperta dei nostri territori, vicini e dimenticati.

Anche noi di Selezione Ora ci prepariamo per le vacanze, dalle quali torneremo ufficialmente il 24 agosto, ma prima vorremmo salutarvi con una delle nostre abituali riflessioni.


Etimologicamente, il termine vacanza deriva dal verbo latino “vaco” ossia “essere libero dai propri impegni per dedicarsi ad altro”. Spesso, scoprire l’origine di una parola significa scoprirne il suo significato più autentico e, talvolta, ignorato. Gli stessi romani, come mi ricorda la collega Sara, sostenevano che “nomina sunt consequentia rerum” e cioè che “i nomi sono corrispondenti alle cose”.


Scopriamo, allora, che il tempo delle vacanze non dovrebbe essere un tempo vuoto ma, piuttosto, un tempo riempito di noi, in cui si mettono da parte le imposizioni altrui e ci si dedica alla riscoperta della nostra identità. Per esempio, in vacanza, possiamo dedicarci ai nostri interessi e alle nostre passioni, ai quali spesso sottraiamo tempo prezioso durante il resto dell’anno. Il senso sta qui: nell’essere stimolati a perseguire le attività che ci hanno provocato sensazioni positive e benefiche nel passato oppure, nel caso non le avessimo ancora trovate, a ricercarle.

 

Le vacanze sono, inoltre, un periodo di forte autocritica. Come uno spartiacque tra passato e futuro, ci costringono a guardare all’anno appena trascorso rivivendo i nostri traguardi personali, emozionali e lavorativi raggiunti, i tentativi di cambiamento intrapresi, i nostri successi, la perdita delle cose alle quali abbiamo rinunciato e la presenza ingombrante di quelle che, invece, vorremmo rimuovere.

Con questa consapevolezza, ci permettono poi di disegnare il futuro, tracciando obiettivi, delineando priorità e ricalcando desideri non ancora raggiunti. Rileggendo con tranquillità la vita, possiamo scrivere nuove pagine con serenità: dopotutto, il primo e più lungo viaggio che intraprendiamo, è quello della nostra esistenza.


vacanze

 

C’è un altro termine antico che sta a indicare il tempo libero dedicato all’ozio creativo ed è, chi l’avrebbe detto, “schola”.

 

La scuola e la cultura in senso lato sono talvolta percepiti dai giovani e dagli adulti come un obbligo che evoca un senso di noia e di prigionia. Io ricordo, invece, una frase letta qualche tempo fa su un giornale: “imparare serve ad evadere dal carcere”. Sapere, conoscere, fare nostre nuove informazioni culturali ci permette di evadere l’ergastolo e di essere registi della nostra vita; ci permette di sbloccare scelte e alternative, di scacciare la paura e di abbracciare il cambiamento che ci porta a diventare ciò che siamo. Ecco perché al rientro abbiamo già organizzato “3 giornate di scuola” che noi chiamiamo “Bussola”.

A volte la conoscenza l’abbiamo a portata di mano o, addirittura, la custodiamo già dentro di noi. 

Quello che ci manca sono il tempo e le energie per processarla ed assorbirla, trasformandola in azioni concrete volte al miglioramento della nostra realtà.

 

Auguriamo quindi a tutti voi buone vacanze: che siano un tempo di riposo, ma anche di preparazione al futuro; che siano giorni di scoperta e riscoperta, di gioco e di riflessione.

La nostra officina riaprirà il 24 agosto, vi aspettiamo!

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